Lesioni muscolari

Lesioni muscolari

Per lesione muscolare si intende un trauma muscolare da allungamento con interruzione delle fibre muscolari.
- I° grado: eccessivo stiramento delle fibre muscolari con rottura di meno del 5% delle fibre (< 1cm)
- II° grado: interessa una porzione maggiore di fibre con area di lesione > 1 cm
- III° grado: interessa almeno 2/3 della sezione del muscolo
L'ematoma è tanto maggiore quanto maggiore è il numero delle fibre muscolari interrotte. La distrazione è caratterizzata dall'insorgenza di un dolore acuto, trafittivo, che l'atleta sa individuare bene in un preciso punto del muscolo e che gli impedisce di continuare l'attività. Obiettivamente il muscolo si presenta doloroso in un punto e a volte è possibile palpare un avvallamento.
Poiché le fibre muscolari hanno scarso potere di rigenerazione, la riparazione avviene con formazione di tessuto cicatriziale, le cui proprietà elastiche risultano ovviamente inferiori a quelle del normale tessuto muscolare. Ciò significa che dopo una distrazione, non ci potrà mai essere una guarigione completa, nel senso di un ritorno alle condizioni anatomiche del muscolo precedenti l'infortunio. Certamente tanto sarà più accurato l'approccio terapeutico tanto minore sarà il danno residuo. Nelle distrazioni muscolari è fondamentale un intervento tempestivo e una valutazione ecografica al fine di determinare l'entità della lesione e di conseguenza stabilire una corretta tabella per il recupero funzionale del muscolo.

Contrattura

Per contrattura si intende l'aumento involontario e permanente del tono muscolare (che può durare al massimo 3-7 giorni) durante o a seguito dell'attività sportiva. La comparsa dei sintomi avviene spesso con una latenza di 8-24 ore. Le fibre muscolari contratte comunque sono sane, ma non è da escludere che il muscolo interessato presenti piccole lesioni (elongazione solo di alcune fibre ) che provochino una contrattura antalgica. Nella contrattura si ha dolore diffuso evocato alla palpazione con possibile presenza di ipertono delle fibre muscolari

Contusioni

Il trauma contusivo determina la lesione di un numero di fibre muscolari tanto maggiore quanto più forte è il trauma e quanto meno è contratto il muscolo al momento della contusione. 
Generalmente le più colpite sono le fibre muscolari profonde, adiacenti al piano osseo. Questo spiega il perché le contusioni muscolari vengano spesso sottostimate, in quanto la lesione è profonda ed il versamento ematico (l'abbondante vascolarizzazione del muscolo scheletrico determina, in occasione di una lesione, la fuoriuscita di una certa quantità di sangue), non appare in superficie. I segni clinici sono: dolore nella sede dell'impatto, tumefazione locale seguita dopo qualche giorno da un'ecchimosi, che può arrivare fino ad un ematoma diffuso e conseguente limitazione funzionale. Un'ecografia muscolare risulta fondamentale per valutare l'entità del danno provocato

Crampo

Il crampo viene definito come uno spasmo, una contrazione involontaria, violenta ed improvvisa della muscolatura striata. Più semplicemente si può considerare il crampo come una contrazione involontaria della muscolatura volontaria. L'insorgenza dei crampi non è legata ad una causa univoca, bensì ad un insieme di fattori predisponenti non ancora completamente chiariti
Tra questi un ruolo determinante sembra essere ricoperto dall'attività fisica intensa praticata in ambienti caldo umidi. In simili condizioni l'esercizio prolungato causa uno sbilanciamento tra livello di idratazione e concentrazione elettrolitica. La comparsa dei crampi è tanto più probabile quanto minore è la forma fisica dell'atleta ed il periodo di acclimatazione a cui si è sottoposto.

DOMS

Delayed Onset Muscolar Soreness: ossia l'indolenzimento muscolare ad insorgenza ritardata, è quella sensazione di dolore più o meno intensa che si riesce ad avvertire alcune ore dopo un pesante allenamento; per la precisione essa ha luogo a partire dalle 10 alle 14 ore successive alla seduta, presentando un picco tra le 24 e 36, e andando progressivamente decrescendo in un periodo che può facilmente variare dai 2, fino ai 6 giorni nella peggiore delle ipotesi (periodi più lunghi potrebbero rappresentare danni di natura ben più grave, come potrebbe esserlo una lesione). La causa del DOMS si traduce essenzialmente nel danneggiamento delle miofibrille (in particolar modo in prossimità delle linee "Z"), e nei casi più gravi anche del tessuto connettivo.

Elongazione

Per Elongazione o Stiramento si intende un trauma muscolare da allungamento senza interruzione delle fibre muscolari. L'elongazione provoca un dolore immediato e vivo ma generalmente non impedisce il proseguimento dell'attività; tuttavia il fastidio tende ad aumentare progressivamente. E' molto importante smettere subito la gara o l'allenamento per evitare di procurarsi una distrazione muscolare. Nell'elongazione generalmente il dolore risulta localizzato in un punto, non si ha ecchimosi, né si percepisce un avallamento, mentre spesso si palpa un cordoncino doloroso.

Mioentesite

Per mioentesite, si intende un'infiammazione al passaggio muscolo-tendine di un muscolo, generalmente determinata da sovraccarico funzionale della struttura muscolare. Il dolore si presenta a livello del passaggio miotendineo di un muscolo che normalmente compare dopo l'allenamento e migliora con il riscaldamento.

Complicanze delle lesioni muscolari

Le complicanze delle lesioni muscolari, possono insorgere a causa di una sottostima dell'entità della lesione muscolare, di un non corretto o tardivo trattamento della stessa.
Fibrosi cicatriziali: è la complicanza più frequente e consiste in una eccessiva apposizione di tessuto fibroso. Esito di traumi muscolari con ematoma intramuscolare. Si può sviluppare per un approccio terapeutico errato o tardivo, per una precoce ripresa dell'attività motoria o per una immobilizzazione inadeguata o protratta.
Cisti siero-ematica: è spesso esito di traumi indiretti, è dovuta al mancato riassorbimento dell'ematoma che viene circondato da tessuto fibroso. Può essere dovuta alla mancanza di compressione, ad una inadeguata crioterapia o a massaggi incongrui o traumatizzanti.
Calcificazioni: sono fenomeni di deposizione di sali di calcio in tessuto fibroso esito spesso di terapie incongrue (calore in fase precoce).
Ossificazioni eteropiche: consiste in una trasformazione del tessuto muscolare in tessuto osseo. Perché si sviluppi è necessaria una lesione periostale. E' l'esito di un trauma contusivo diretto. Trattamenti aggressivi, massaggi incongrui e la mobilizzazione precoce entrano in gioco nella sua eziologia.

Borsiti

La borsite è un processo flogistico che può essere di tipo acuto o cronico che colpisce le borse sierose (anche borse mucose o borse sinoviali). Le borse sierose sono strutture anatomiche a forma vescicolare contenenti un liquido sieroso che servono a ridurre l'attrito, a distribuire il carico e come protezione delle strutture sottostanti.
Queste strutture sono poste generalmente, tra tendini, tra tendini e ossa, tra muscoli e muscoli oppure tra tendine e cute sovrastante.
Alcune borse sono collegate all'articolazione sottostante.
Le borsiti vengono suddivise in borsiti infiammatorie, le più comuni, e borsiti emorragiche.
Le borsiti infiammatorie – Le borsiti infiammatorie sono distinte:
Borsiti da sfregamento e colpiscono soprattutto soggetti che praticano attività sportive o lavorative 
che comportano una perdurante ripetizione di movimenti a un certo grado di intensità. I sintomi classici delle borsiti sono la tumefazione, il gonfiore, l'edema, l'aumento della temperatura locale e il dolore, spesso acuto, alla pressopalpazione delle zone interessate.
Borsiti chimiche – sono generalmente causate da sostanze che si formano in processi di tipo infiammatorio o processi di tipo degenerativo a carico dei tendini. Questo tipo di borsite, se trascurata, può creare problemi a livello di funzionalità articolare dato il serio rischio di calcificazione.I sintomi sono simili al quadro descritto precedentemente.
Borsiti settiche – Le borsiti settiche sono causate, nella maggior parte dei casi (90% circa) dal batterio Staphylococcus Aureus che penetra attraverso la cute attraverso un abrasione cutanea o una vescica. 
Infatti le borse maggiormente interessate sono quelle del ginocchio, del gomito e della spalla.
Le borsiti emorragiche – Sono causate da un trauma diretto sulla borsa che causa un versamento ematico all'interno della borsa; il sangue provoca irritazione e, nei casi più seri, coagula e calcifica.